“Dopo un lungo viaggio" (...la memoria aiuta a renderci più liberi)
Li ricorderemo in fila come in banca
o alla stazione. Ma non sarà una banca
e nemmeno una stazione. Li ricorderemo
come uno stormo di gabbiani
fermi sull’acqua, all’incrocio del canale
con la valle o il mare aperto. Ascolteremo
di nuovo i loro visi, i loro silenzi più forti, sai,
di qualsiasi marcia o aereo sulle piazze,
sulle teste. Più forti di qualunque luce di questo faro,
che ogni notte girando porta via una stella
per accenderla altrove. Sulla punta
di un albero di Natale, negli occhi di un bambino,
che nascendo riconosce dal sorriso la madre.
Li ricorderemo, amico, fratello, pensandoli
sulle cime più alte delle ciminiere, rosse
come le guance per il freddo e bianche
a volte come quei corpi, foglie stese e gelate
ai piedi delle strade. Li ricorderemo, te lo prometto,
in silenzio, senza bandiere, senza canzoni.
Solo una musica uscita dalle onde
e dalle pendici più profonde della terra
li avvolgerà, li stringerà a uno a uno per un attimo
o per sempre, e sarà un padre che si stringe intorno
la sua famiglia, dopo essere tornato a casa
da un’altra guerra, da un altro tempo,
da un nuovo lungo, mai finito viaggio…
("Da un tempo all'altro", raccolta e testo inediti) gennaio 2016 © Luciano Benini Sforza All Rights Reserved
Permalink: 27 GENNAIO : IL GIORNO DELLA MEMORIA | Data di pubblicazione: 27/01/2016 |
Tag: 27 GENNAIO : IL GIORNO DELLA MEMORIA | Data ultima modifica: 28/01/2016 12:03:42 |
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